3 anni fa come oggi il 20 Novembre 2017 il presidente e CEO Board Director di Autodesk Andrew Anagnost e Jack Dangermond, presidente di ESRI, presentavano l’accordo di collaborazione tra Autodesk ed Esri -Environmental System Research Institute-.
Un accordo storico: infatti c’è stato un tempo in cui le due aziende erano in aperta competizione nel mondo GIS; ciò prima che ciascuna diventasse leader mondiale in settori specifici dei sistemi geospaziali e della progettazione in digitale: Autodesk avviandosi decisamente verso la progettazione, il BIM ed il FoMT, Future of Making Things, mentre Esri, con The Science of Where, a presidiare ed implementare il mondo dei GIS, oltre ogni aspettativa e sempre più sul Cloud.
Per chi realizza o possiede infrastrutture, poter utilizzare contestualmente BIM e GIS migliora la capacità di pianificare, progettare, costruire e rendere operativi impianti e infrastrutture con un notevole risparmio di tempo e risorse economiche. Il miglioramento dell’integrazione tra i sistemi di Esri e Autodesk ha anche il vantaggio di ridurre in modo drastico i tempi di programmazione e produzione.
Autodesk ed Esri hanno così scelto la via della lungimiranza ed unito le forze assecondando la comune vision di un futuro sostenibile volta a permettere decisioni riguardanti il territorio più consapevoli, progetti migliori, approvazioni più veloci, costi ridotti, città intelligenti –smart cities– ed infrastrutture resilienti.
La collaborazione tra i due giganti costituisce ad oggi una partnership tecnologica che rappresenta un ponte tra tecnologie BIM -Building Information Modeling- e GIS -Geographic Information Systems- che ha reso possibile ad un’ampia gamma di attività pubbliche e private di ottenere un’ambientazione migliore nel contesto grazie alla conoscenza dei dati del territorio antropizzato come di quello naturale, dei cittadini e delle reti che li collegano (è questo il caso di Italferr)
L’operazione di tech-crossing tra GIS e BIM ha in infatti migliorato il modo in sui si pianifica, si progetta e si costruisce nel mondo. Dal punto di vista di Autodesk, un migliore uso dei dati GIS ha permesso di progettare nel contesto del mondo reale, mentre dal lato Esri, un migliore uso dei dati BIM ha facilitato la tutela delle risorse rinnovabili per le generazioni future e l’impronta umana nell’ambiente naturale, per costruire città più resilienti.
Oggi, dall’azione congiunta di Autodesk e Esri nasce il corso Webinar dal titolo ”Integrazione BIM e GIS con Autodesk ed Esri” che si terrà martedì 10 dicembre, dalle 11.00 alle 12.00, e che ci aggiornerà sulle novità del progetto di integrazione tra i due sistemi.
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