Magic Johnson, Kobe Bryant, LeBron James e Andre Iguodala, sono alcuni tra i nomi stellari dell’NBA ad aver scommesso investendo nel mondo delle Startup.
Alcuni di loro si definiscono sui loro profili social prima ‘’Enterpreneur and Venture Capitalist’’ e poi ‘’Atleta NBA’’, qualcun altro ha cambiato casa per esser più vicino alla Sylicon Valley e fiutare al volo eventuali buoni affari. E un po’ come nella teoria dei vetri rotti di Zimbardo, questo modo di impiegare i compensi cospicui si sta diffondendo a macchia d’olio: in tutto il mondo giocatori di squadre di alto livello decidono di finanziare o acquistare progetti innovativi in formato Start up tecnologiche.
Le tematiche di attività spaziano dalle piattaforme di analisi e progettazione marketing, alle agenzie digitali ad app operanti nel settore dell’Health Care & Wellness, come l’italiana MyAgonism adottata dalla stessa NBA. Ciò che sembra andare per la maggiore sono le Startup portatrici di soluzioni smart e Hi-tech dedicate alla ‘Fan Experience’ ovvero i servizi /prodotti orientati al miglioramento dell’esperienza dello sport dal punto di vista degli spettatori, davanti agli schermi come negli Stadi.
Per saperne di più leggi l’articolo scritto da Silvia Pasqualotto e pubblicato sul Sole24ore
#NBA #GeoSmartCampus #EsriItalia #Cisco #SAA #Warredoc #LinkCampus #CMS #Inforelea #Innovability #ItaliaStartup #Tabizco #GeoMedia #FondazioneGeoknowledge #FareImpresa #InnovativeStartup #Innovazione #smartsolutions #business #utilities #smartapps #wereable #health #fintech #smartdevices #FanExperience #smartcity #IoT #Open innovation #SmartMoney #Noicisiamo #gis