Proviamo ad immaginare quante sono le domande a cui devono rispondere, per operare nel migliore dei modi, i responsabili dell’emergenza, il governo, le amministrazioni e quanti coinvolti in prima linea per combattere la terribile emergenza di queti giorni. Solo a titolo di esempio: dove è nata l’epidemia? Come si è diffusa? Quali sono state le direttirci di diffusione? Quali sono le modalità di trasferimento dei pendolari? Da dove partono e dove vanno? Quali e dove sono le strutture operative? Ospedali, caserme, ecc. Come ed in quanto tempo si possono ragiungere? Quali e dove sono le aree e le comunità maggiormente esposte al rischio? RSA, case di riposo, scuole, e così via.
Sono solo alcune delle domande a cui in fase di gestione dell’emergenza è necessario dare risposte efficaci e veloci. In tutte queste circostanze l’informazione geografica è evidentemente uno degli attributi più importanti.
E’ vitale conoscere la qualità di queste informazioni, poterle accedere ed interrogare, elaborare integrandole con altre informazioni, interrogarle, condividerle e rendere facilmente interpretabili da tutti gli operatori coinvolti con mappe e layout adegnuati ad ognuno di questi attori o ad obiettivi di analisi ed elaborazione specifici.
Le informazioni e le tecnologie geospaziali sono quindi alla base di questa come molte altre circostanze di salvaguardia della salute dei cittadini
Per avere un’idea di come l’informazione geografica e le tecnologioe geospaziali possano aiutarci nel rispondere efficacemente e combattere l’emergenza del Corona virus riteniamo utile suggervi di spendere 5 minuti per leggere l’articolo di Mike Schoelen, Solution Engineer di Esri – Health and Human Services – nel quale ci spiega come utilizzare App, Dashboard, dati e mappe per essere pronti all’emergenza.