Le capsule-navetta sono elettriche, a guida autonoma e possono muoversi singolarmente o legarsi tra loro come i vagoni di un treno, permettendo ai passeggeri di muoversi dall’uno all’altro. Il design è pensato per valorizzare un innovativo sistema di trasporto pubblico con il quale i passeggeri potranno essere raccolti su richiesta tramite app, in un servizio che è un melange tra taxi e autobus, trasporto privato e pubblico, in una soluzione che promette di essere efficiente e affatto inquinante.
Il progetto si chiama NextFuture Transportation ed il proposito fondante consiste nell’ottimizzare il costo di ciascuna corsa, massimizzando il tasso di occupazione dei passeggeri (e delle relative merci) a fronte di un rifornimento regolato sui moduli-bus effettivamente utilizzati rispetto alla domanda reale del servizio.
Il progetto NFT è stato ideato da due ingegneri italiani – Emanuele Spera, co-founder e CEO, e Tommaso Gecchelin, designer-founder – e sviluppato negli Stati Uniti. NFT sbarcherà all’EXPO 2020 di Dubai -avendo lì vinto un concorso di accelerazione di startup – con una flotta di cui ogni capsula pesa circa 1,500 kg , è in grado di ospitare 6 persone sedute + 4 in piedi, costituita da vetture elettriche provviste di batteria con un’autonomia di 3 ore che può essere ricaricata in 6 ore e una velocità media di 20km/h.
Per saperne di più leggi l’articolo pubblicato su Innovation Nation
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