A partire dal 1o gennaio 2019 Ansfisa si occuperà della manutenzione del sistema ferroviario e delle infrastrutture stradali e autorstradali.
Ansfisa, che avrà sede a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sostituirà L’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf), le cui mansioni passeranno alla nuova struttura.
Per la sicurezza delle infrastrutture stradali ed autostradali, la nuova Agenzia vigilerà sull’esecuzione dei lavori e degli interventi, da parte dei concessionari, necessari ai fini della sicurezza delle infrastrutture e del traffico. Inoltre sovraintende alle ispezioni di sicurezza sulle infrastrutture, anche operando ricognizione e verifica delle attività di collaudo già condotte sulle opere per valutarne la sottoposizione a nuovi accertamenti tecnici e disponendo, ove necessario, misure correttive. Infine, predispone un Piano per l’adeguamento e lo sviluppo delle infrastrutture stradali e autostradali nazionali mirato a migliorare gli standard di sicurezza ed elaborato anche tramite monitoraggio sulla conservazione e necessità di manutenzione e delle infrastrutture stesse.
L’Ansfisa “ha autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria”. Il ministro delle Infrastrutture ha poteri di indirizzo e controllo strategico. In caso di inadempienza da parte dei concessionari delle disposizioni adottate dall’Agenzia si prevedono sanzioni amministrative, ancora da definire. Per ogni giorno di ritardo nell’adeguamento alle misure di sicurezza è previsto un incremento del 10% della sanzione fino ad arrivare, nel caso in cui il comportamento sanzionabile arrechi pregiudizio alla sicurezza dell’infrastruttura o della circolazione stradale/autostradale, a un’inibizione in via cautelare della circolazione dei veicoli.
L’agenzia avrà un Direttore, un Comitato direttivo di 4 membri e un Collegio dei revisori dei conti. Direttore e Comitato saranno individuati dal Cdm su proposta del ministro dei Trasporti per 3 anni.
Oltre al personale Ansf alla nuova Agenzia saranno assegnate altre 200 persone, da selezionare con concorso pubblico. Sarà finanziata con risorse derivanti dai canoni di concessione e da un apposito contributo che sarà determinato nell’ambito dei contratti di programma con Anas e Rfi.
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