Plastica : orientamento alla spesa e all’utilizzo consapevole di questo materiale

Conoscere il significato dei marchi e delle sigle sulle confezioni in plastica, è estremamente importante ai fini di un utilizzo e di una scelta consapevole nell’acquisto dei materiali, in plastica e non.

Apposti ai prodotti realizzati in polimeri plastici, una serie di simboli o sigle ne indicano la composizione, la filiera produttiva e le possibili destinazioni d’uso secondo i codici di riciclaggio: convenzioni internazionali istituite dalla decisione della Commissione Europea del 28.01.1997, intese a permettere il riconoscimento chiaro ed immediato del tipo di materiale di cui è costituito l’oggetto riciclabile.

Secondo la più recente legislazione europea in materia di gestione dei rifiuti in plastica, e quindi del loro riciclo e riutilizzo, Parlamento e Consiglio dell’EU, nel quadro del piano d’azione sull’economia circolare del 2015., durante la seduta intitolata ‘Single-use Plastics: Commission welcomes ambitious agreement on new rules to reduce marine litter’ del 19.12.2018, hanno firmato un accordo che prevede una riduzione nella produzione di oggetti in plastica monouso -nello specifico i 10 prodotti più presenti sulle spiagge e nei mari-.

Conclusione della proposta di risoluzione del parlamento Europeo su ‘una strategia europea per la plastica nell’economia circolare’ _  ”Il divieto cinese sull’importazione dei rifiuti di plastica offre all’UE una straordinaria opportunità per promuovere la trasformazione e la transizione verso un’economia circolare della plastica. Dobbiamo sfruttare questo slancio per investire e innovare. Se riusciremo a sviluppare un approccio globale che comprenda l’intera catena dal valore attraverso modelli aziendali e di consumo circolari, saremo in grado di creare una situazione vantaggiosa per tutti i portatori di interesse coinvolti. Possiamo trasformare i terreni ricoperti di plastica in miniere d’oro.” 

A partire dal 2021, nei casi  in cui esistano materiali più sostenibili per produrli, saranno messi al bando alcuni prodotti in plastica usa e getta, e precisamente: cannucce, cotton fioc, posate e stoviglie di plastica, bastoncini per mescolare le bevande e sorreggere i palloncini, contenitori per cibo e tazze in polistirene espanso e le plastiche oxo-degradabili, cioè contenenti additivi aggiunti che ne favoriscono la degradazione i quali, però, nonostante le dimensioni minime che raggiungono i frammenti, rimangono molto a lungo nell’ambiente naturale.

Gli Stati membri dovranno vigilare sull’attuazione delle norme, e in particolare verificare la riduzione della produzione di contenitori in plastica per cibo e bevande a fronte di alternative commerciabili, oltre a verificare che tali contenitori non siano distribuiti gratuitamente, come avviene per i sacchetti compostabili per esempio.

#Curiosità : dal 2004 è attivo l’IPPR, Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo nato per offrire una piattaforma-store di visibilità a tutte le aziende produttrici e distributrici di plastiche da riciclo e relativi manufatti ecologici in plastica.

L’IPPR certificato dal marchio “Plastica Seconda Vita” di cui con i tre soci fondatori Corepla Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica -; Plastics Europe Italia di Federchimica Confindustria ; Unionplast della Federazione Gomma plastica) è l’autore medesimo, si propone di rappresentare al contempo un contesto di educazione e promozione in grado di diffondere una cultura dei polimeri da riciclo nella società.

Per saperne di più consulta l’articolo pubblicato su Genova24.it

Materiali di approfondimento:

  • A European Strategy for Plastics in a Circular Economy pdf /  brochure
  • Single-use Plastics: Commission welcomes ambitious agreement on new rules to reduce marine litter pdf
  • Parlamento Europeo, sito web

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