E’ stato presentato via decreto il nuovo Bando MiSe dedicato a Ricerca e Sviluppo nell’Economia Circolare, che stabilisce le modalità di accesso a finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto in favore dei progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare.
Il decreto si configura all’interno della serie di atti di ricezione delle direttive europee sulle risorse PON “Imprese e competitività” 2014-2020 previste dal programma europeo Horizon 2020.
L’intervento del Fondo messo a disposizione sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.
L’iniziativa sostiene attività di ricerca industriale e Sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Key Enabling Technologies, KETs) di cui all’allegato n. 1 al decreto 11 giugno 2020.
In particolare per “Sviluppo sperimentale” -qui definito per la prima volta- si intende: l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati. Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni operative reali laddove l’obiettivo primarioè l’apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi.[…]
I progetti –ad elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati negli ambiti del ciclo produttivo rilevanti per l’economia circolare- dovranno essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
- innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
- progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
- sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
- strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
- sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
- sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
Sarà possibile presentare le domande di agevolazione pr i progetti innovativi a partire dal 5 novembre 2020.
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In foto Laura Aria, dal 2019 titolare della Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico; dallo scorso luglio eletta dal Senato dirigente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM). Il 5 Agosto 2020 ha sottoscritto il Decreto direttoriale dedicato alla regolamentazione del bando su Ricerca e Sviluppo nell’Economia Circolare.